L'oasi verde dell'isola di Krk (Veglia), colorata dai ricordi dell'antico passato, nasconde nel suo idillio la città di Punat (Ponte). La ricchezza della flora mediterranea vi da il benvenuto anche sulla vicina isola di Košljun che nel mezzo dell'azzurro di una bellissima baia rivela volentieri ai visitatori le insolite collezioni della sua piccola oasi.
L'incantevole città di Punat accoglie i visitatori con la storia del suo passato che - oltre al patrimonio
storico e culturale - si intravvede già dal nome della città (in italiano: Ponte). Secondo la leggenda, prende il nome dal ponte
romano Pons, Punat nasconde nella sua cala anche due misteriose colonne che sono presumibilmente i resti di un antico
ponte.
I segreti dell'isola di Krk si celano nei dintorni che, insieme al verde, hanno circondato Punat con un grande
numero di monumenti archeologici - dai tumuli sepolcrali alle chiese medievali.
Nel XII secolo, si è situata qui anche
la più antica chiesa di San Donato che, fatta interamente in pietra, affascina i visitatori per il suo aspetto insolito. Punat vi conquisterà con la chiesa di Santa Trinità che dal XVIII secolo ha il più bello altare barocco in tutto il Quarnaro.
L'attrazione particolare che vi offre Punat è il vicino isolotto di Košljun. Lì, i visitatori possono godere di non meno di 540 diverse specie di piante e funghi, che già da secoli sono coltivati dai monaci dell'area. La particolarità della flora che circonda il loro monastero è solo una piccola premessa al tesoro che si nasconde dentro.
Punat sorprenderà i visitatori del isolotto di Košljun con una collezione di 30 000 libri e con una mostra zoologica, dove potete vedere gli esempi degli estremi animaleschi, come per esempio un agnello con due teste. Quell'isolotto particolare in estate diventa anche un bellissimo palcoscenico estivo per i numerosi concerti, dai quali si estendono per la baia i ritmi di musica classica delle Krčke večeri (Le serate di Veglia).